La ditta napoletana bloccata dall'antimafia: fermo il cantiere delle case popolari

Venerdì 3 Maggio 2024 di Luisa Morbiato
Il cantiere di via Pizzamano

PADOVA - Non c'è pace per le ristrutturazioni degli alloggi popolari di via Pizzamano a Voltabarozzo. Nei giorni scorsi Opus Art azienda della provincia di Napoli che aveva vinto l'appalto di oltre 400mila euro per la ristrutturazione di una palazzina con un ribasso del 16% sulle concorrenti ha smobilitato il cantiere dopo non essere stata inserita dalla Prefettura campana nella White list che elenca le aziende che possono partecipare agli appalti pubblici dopo gli accertamenti antimafia. L'edificio appartiene infatti al Comune ed è gestito da Ater: per la ristrutturazione erano stati individuati appositi fondi Pnrr.

IL PROVVEDIMENTO
L'azienda aveva ottenuto l'appalto in base a una liberatoria di carattere provvisorio con una validità di 60 giorni, che non è stata però confermata. Perciò ora, con la mancata assegnazione in White list, ecco il blocco, che ha gli stessi effetti di un'interdittiva. I lavori sono quindi bloccati e ora si dovrà provvedere a incaricare un'altra ditta per terminare gli interventi. Ditta che, probabilmente, sarà la seconda classificata.
Nel frattempo i residenti della palazzina interessata erano già stati trasferiti in altre abitazioni. L'amministrazione comunale aveva stipulato il contratto con Opus Art nel luglio dello scorso anno, ma il documento è stato poi rescisso a fine marzo 2024, un mese dopo il pronunciamento della Prefettura, anche se parte degli interventi era già stata avviata. I fondi per la ristrutturazione provengono dal Pnrr che rende indispensabile l'iscrizione alla White list, altri condomini pubblici di via Pizzamano hanno invece beneficiato dell'agevolazione del Bonus 110%.
La ditta ha fatto ricorso al Tar, di cui si attende il pronunciamento.

LA SITUAZIONE
In entrambi i casi gli interventi che prevedevano efficientamenti energetici come la realizzazione dei cappotti, nuovi impianti idraulici e di riscaldamento, sostituzione infissi e migliorie come la tinteggiatura esterna non hanno mancato di sollevare proteste fra i residenti.
Lamentele che parlano di lavori eseguiti non a regola d'arte, in diversi casi incompleti, oltre che di varie ditte che si sono succedute durante l'esecuzione dei lavori che «a ogni cambio lasciavano negli spazi comuni pattume, ponteggi e calcinacci». Nei condomini dislocati lungo il primo tratto della via i lavori riferiscono i residenti «sono rimasti bloccati per lungo tempo e sono nell'ultimo periodo è subentrata una ditta che ha cercato di sistemare quanto era stato mal eseguito o lasciato incompleto». Alcuni condomini sono rimasti senza illuminazione esterna, gli infissi erano stati rimossi e poi reinstallati ma le imposte non si chiudevano più in quanto i perni erano stati sistemati in posizione diversa.
«Si tratta di alloggi di proprietà comunale, che si è avvalsa dell'appalto che Ater ha dato a Hera afferma l'assessora Francesca Benciolini . Ora stiamo raccogliendo le osservazioni dei residenti per eventuali inadempienze o opere mal eseguite perché i lavori sono conclusi, poi si procederà alla sistemazione. Ricordo che siamo tra i pochi Comuni che sono riusciti a intervenire sugli alloggi pubblici utilizzando il 110%. La legge ha ridotto i tempi di intervento ma siamo riusciti a sistemare 71 palazzine per un totale di 580 alloggi, un risultato molto importante conclude Benciolini . È stato fatto un lavoro di massima importanza, che ora ci siano delle cose da sistemare o degli interventi da rifinire fa parte dei lavori eseguiti».
 

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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