BRUGNERA - Una caldaia "fai da te" e due famiglie di origine indiana intossicate. È successo a Maron di Brugnera, in via Mazzini.
L'ALLARME
Da parte dei Vigili del fuoco vi è stata la massima attenzione. Quando sono arrivati in via Mazzini, lo strumento ha rilevato valori pari a 50 ppm, quando in una casa dovrebbero essere pari zero. Le stanze erano già state arieggiate dal personale sanitario, eppure c'erano ancora dosi elevate di gas nell'appartamento al piano terra, dove erano state soccorse le due persone svenute. Il motivo è stato subito individuato. In bagno è stato installato dal proprietario di casa uno scaldacqua a gas che, per un errore nella fase di montaggio, scaricava i gas di combustione all'interno della casa. Il monossido di carbonio si è poi insinuato attraverso i vecchi passaggi dei tubi fino al piano di sopra, da qui la precauzione di sottoporre ai controlli anche i bambini e i genitori che vivono nell'appartamento sovrastante.
LE PRECAUZIONI
I due alloggi di via Mazzini sono in fase di ristrutturazione. Al piano terra non tutte le stanze sono state ancora sistemate e, in attesa di adeguare l'impianto di riscaldamento, è stata installata una caldaia in bagno, che ora è stata scollegata dai Vigili del fuoco in via precauzionale. La famiglia è stata diffidata dall'utilizzo dell'impianto elettrico e della caldaia finché non saranno messi entrambi a norma. L'intervento dei Vigili del fuoco si è concluso dopo oltre un paio d'ore, quando nei due appartamenti il livello di monossido è sceso e non costituiva più alcun pericolo. Sul posto, per gli accertamenti, sono intervenuti anche i carabinieri della stazione della Compagnia di Sacile.