Muore dopo due mesi dall'incidente, la Procura apre un fascicolo: l'anziano sulla carrozzina era stato investito da un'auto

La Procura di Pordenone ha avviato un'indagine per stabilire se il decesso è avvenuto a causa dei traumi riportati. Eseguita l'autopsia

Sabato 4 Maggio 2024 di Mirella Piccin
Muore dopo due mesi dall'incidente, la Procura apre un fascicolo: l'anziano sulla carrozzina era stato investito da un'auto

AZZANO DECIMO - La Procura di Pordenone ha disposto accertamenti sul decesso di un anziano avvenuto oltre due mesi e mezzo dopo un incidente stradale. Loris Milanese, 78 anni, azzanese, è mancato durante la degenza nella Rsa di Azzano la scorsa settimana. Il sostituto procuratore Enrico Pezzi si è affidato al medico legale Antonello Cirnelli affinché si accerti se il decesso possa essere messo in relazione con le conseguenze dell’incidente. L’autopsia è stata eseguita giovedì. La famiglia Milanese, le due figlie che vivono a Milano e a Modena sono tutelate dall’avvocato Luca Turrin, ha nominato come consulente il medico legale Giovanni Del Ben. Sarebbe emersa una conseguenza indiretta con il sinistro, ma per stabilire se i traumi abbiano aggravato una situazione di salute già precaria, saranno necessari ulteriori accertamenti. La Procura ha aperto un fascicolo di indagine ipotizzando al momento il reato di omicidio stradale.

L’automobilista è stato iscritto sul registro degli indagati.


L’INCIDENTE

A metà febbraio l’incidente stradale. Milanese era stato investito da un’auto mentre attraversava la strada. Era sulle strisce pedonali, con la sua carrozzina elettrica, quando l’automobilista ha fatto retromarcia senza accorgersi della presenza dell’anziano. Milanese nella caduta aveva battuto la testa e si era procurato diversi traumi. Era stato ricoverato all’ospedale di Pordenone con un quadro clinico difficile, ma non preoccupante. Dopo una decina di giorni era stato trasferito a Casa Serena per le terapie. Ne era seguito un nuovo ricovero ospedaliero, durante un’altra decina di giorni, poi il trasferimento nella Rsa di Azzano. Qui la situazione è precipitata improvvisamente e per Milanese c'è stato nulla da fare.


IL RICORDO

«La sua è stata una vita in salita e, dopo l’ictus che lo aveva colpito alcuni anni fa, è stata tutta una sofferenza, anche se aveva trovato un equilibrio e la forza di andare avanti», racconta emozionato il cugino Tullio Milanese. Viveva da solo, ma poteva contare sulla vicinanza di alcuni parenti e amici. Separato da diversi anni, è vissuto in solitudine negli ultimi tempi. Quando usciva era costretto a spostarsi con la sua carrozzina elettrica per raggiungere, ad esempio, il vicino bar, dove andava a prendere l’aperitivo. Qualche parente lo andava a prendere per il pranzo della domenica. Niente di più. Azzanese, nato il 27 marzo del 1946, dopo gli studi obbligatori si era diplomato perito chimico con ottimi voti. Era giovane e aveva tanta voglia di fare. Aveva lavorato per un periodo in un’azienda azzanese. Ma Loris Milanese amava la moda, in particolare l’abbigliamento. E, dopo aver lavorato per la “Samma maglieria”, diventò rappresentate di moda per diversi brand italiani. Si spostava in tutta Italia. Sono stati anni di fatica e di successo. Anni sereni. Il cugino Tullio, molto addolorato, mormora: «Provo tristezza e dolore per la fine così tragica di Loris. Abbiamo fatto le scuole insieme, abbiamo giocato da bambini, era una buona persona. Nei tempi felici si era fatto rispettare per il suo lavoro e la sua voglia di fare». 
Il funerale sarà celebrato a metà della prossima settimana, quando sarà rilasciato il nullaosta.

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