​Miss e "Motori in festa" vicino al luogo dove fu aggredita Giulia Cecchettin: bufera a Fossò

Venerdì 3 Maggio 2024 di Vittorino Compagno
Giulia Cecchettin

FOSSÒ (VENEZIA) - Un concorso di bellezza e una manifestazione motoristica nella zona industriale di Fosso', proprio dove l'11 novembre dello scorso anno Giulia Cecchettin venne massacrata dall'ex fidanzato Filippo Turetta.

E nel paese, a pochi chilometri dalla casa natale della ragazza, a Vigonovo, scoppia la polemica. Ai due eventi, che si sono svolti domenica 28 aprile, hanno partecipato migliaia di persone e il gruppo di minoranza in Comune, "Generazione attiva Baldan sindaco", sulla sua pagina facebook, oltre a criticare gli organizzatore, si è scagliato contro la giunta: «Rombi di motori, aree verdi convertite in piste e un concorso di bellezza. Abbiamo atteso e forse un po' sperato in qualcosa di diverso, ma come spesso accade a Fossó viene prima la voglia di apparire e il rispetto cessa di esistere. Come è possibile celebrare anche un concorso di bellezza per ragazze a pochi metri dal più macabro delitto accaduto appena cinque mesi fa? Come può la sensibilità di certe persone e soprattutto di chi è incaricato di amministrare il nostro paese essere cosi cieca? È giusto che la vita prosegua il suo corso ed è giusto che si torni a sorridere, ma certe mancanze di attenzioni e delicatezza qualificano chi le compie».

LE REPLICHE
Se la giunta di Fossò ha deliberatamente ignorato le critiche, a rispondere per le rime al gruppo politico hanno provveduto gli organizzatori dei due eventi. «Commenti sgradevoli, offensivi, inopportuni e senza logica - ha risposto il gruppo di volontariato a maggioranza femminile "Crescere Insieme" - Con queste critiche hanno offeso sia i volontari che hanno lavorato duramente per la buona riuscita dei due eventi e le ragazze che hanno partecipato al concorso di bellezza, compresa la 18enne che ha avuto solo il torto di averlo vinto. "Miss Riviera del Brenta" è da sempre schierata contro la violenza sulle donne. Avere svolto il concorso nella zona industriale di Fossò, scena di un femminicidio che ha scosso l'intera nazione, non ha avuto alcun fine di strumentalizzazione, semmai il contrario. Alle ragazze è stato detto di affrontare la giornata con il "dovuto rispetto": in quel momento stavamo celebrando la "vita" e la "speranza", perché tragedie del genere non accadano più».


E gli organizzatori di "Motori in festa" si chiedono: «Era forse migliore il turismo macabro, quel viavai di persone e di auto subito dopo il delitto? È a dir poco agghiacciante come si possa strumentalizzare politicamente una disgrazia simile solo per cercare consensi».

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